La direttiva UE sulle prestazioni energetiche degli edifici, o EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), obbliga gli Stati membri a stabilire requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi e ristrutturati. L’obiettivo è di promuovere la realizzazione di edifici “green” che siano più efficienti dal punto di vista energetico e che producano minori emissioni di gas a effetto serra.
Tuttavia, la direttiva non obbliga specificamente alla ristrutturazione degli edifici, ma piuttosto richiede l’adeguamento degli edifici esistenti ai requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti dallo Stato membro. Ciò significa che gli Stati membri possono decidere di incentivare la ristrutturazione di case green, ad esempio attraverso programmi di incentivi fiscali o finanziamenti agevolati, ma non vi è un obbligo diretto in tal senso.
In ogni caso, la ristrutturazione di edifici esistenti per renderli più efficienti dal punto di vista energetico è un importante passo verso la riduzione dell’impatto ambientale degli edifici e verso la creazione di comunità più sostenibili e resilienti.
L’adeguamento della classe energetica di un edificio è un processo che mira a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio stesso. La classe energetica è un parametro che indica il consumo di energia di un edificio e la sua efficienza dal punto di vista energetico. Da una scala che va dalla G (più bassa) alla A (più alta), maggiore è la classe energetica, minore è il consumo di energia e maggiore è l’efficienza.
L’adeguamento della classe energetica di un edificio può avvenire attraverso l’adozione di misure volte ad aumentare l’efficienza energetica dell’involucro dell’edificio, come ad esempio l’installazione di isolamenti termici, finestre ad alta efficienza energetica, impianti di riscaldamento e raffreddamento efficienti, la sostituzione di vecchi elettrodomestici con nuovi più efficienti e così via.
Il risultato dell’adeguamento della classe energetica di un edificio è una riduzione del consumo di energia dell’edificio stesso, con conseguente risparmio sui costi di gestione e una minore emissione di gas a effetto serra. Inoltre, un edificio con una classe energetica elevata può avere un valore di mercato superiore rispetto ad un edificio con una classe energetica bassa, rendendo l’adeguamento della classe energetica un investimento interessante anche dal punto di vista economico.
Gli interventi di miglioramento energetico per una casa possono riguardare diversi aspetti e possono essere suddivisi in tre macro-categorie:
- Isolamento termico: è possibile migliorare l’efficienza energetica della casa attraverso l’installazione di isolamenti termici per le pareti, il tetto e il pavimento. In questo modo si riduce la dispersione di calore durante l’inverno e la penetrazione di calore durante l’estate.
- Impianti tecnologici: gli impianti di riscaldamento, raffreddamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria rappresentano una grande parte del consumo di energia in una casa. È possibile sostituire gli impianti esistenti con modelli più efficienti, ad esempio caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di ventilazione meccanica controllata e impianti solari termici.
- Sistemi di controllo: l’installazione di sistemi di controllo può contribuire a migliorare l’efficienza energetica della casa. Ad esempio, è possibile installare termostati intelligenti, che regolano automaticamente la temperatura in base alle esigenze, o sensori di movimento per accendere e spegnere le luci in modo automatico.
In generale, gli interventi di miglioramento energetico richiedono un investimento iniziale per la ristrutturazione appartamento Roma, ma possono comportare un risparmio significativo sui costi di gestione a lungo termine, oltre ad un aumento del valore dell’immobile. Inoltre, gli interventi di miglioramento energetico contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale della casa, favorendo la transizione verso una società più sostenibile.